In sintassi esistono vari tipi diversi di frase.
Differenza tra frase principale, subordinata e coordinata
Le frasi si dividono in principale (che può esistere da sola), subordinata (che ha bisogno di essere legata ad una principale) e coordinata (che è autonoma ma introdotta da una congiunzione che la lega quindi alla principale). Vediamo un esempio:
4) La madre accarezzava i capelli del bambino, che dormiva profondamente, e ricamava una tovaglia.
- La madre accarezzava i capelli del bambino: principale (ha senso anche da sola
- che dormiva profondamente: subordinata (ha bisogno di reggersi alla principale)
- e ricamava una tovaglia: coordinata (la e la lega alla principale, ma potrebbe anche essere autonoma).
Frase completiva
Le cose si complicano. Può capitare che delle frasi subordinate diventino il soggetto, l’oggetto oppure un complemento indiretto della principale. Ad esempio:
- Che tu sia malato mi rattrista. (soggetto)
- Mi dicono che tu sei malato. (oggetto)
- Mi dispiace che tu sia malato. (complemento indiretto – di che cosa?)
Frase nominale
Una frase nominale si ha quando manca il verbo:
• Che bel bambino!
Polarità e modalità della frase
La polarità indica se la frase è positiva o negativa (Ho mangiato vs Non ho mangiato).
La modalità indica se la frase è interrogativa (Hai mangiato?), dichiarativa (Hai mangiato) o imperativa (Mangia!).
Le interrogative possono essere totali o parziali. Le totali esigono una risposta sì/no, mentre le parziali hanno come risposta un sintagma della frase:
- Hai mangiato? —> Sì/No.
- (Ho mangiato la torta >) Cosa hai mangiato? —> La torta.
Diatesi
Indica se la frase è attiva (l’azione è compiuta dal soggetto), passiva (il soggetto subisce l’azione) o riflessiva/media (l’azione compiuta dal soggetto ricade sul soggetto stesso).